Studi legali nel metaverso: verso l’era della interdigitalizzazione?
Per le nuove attività nel mondo virtuale e del Metaverso occorre avvalersi di consulenti legali competenti e certificati per offrire servizi di assistenza legale in fase preventiva e non quando ormai è troppo tardi e il danno è fatto. Avere, pertanto studi legali nel mondo del metaverso sarà sempre più importante e prezioso per incrementare la propria clientela nella gestione delle interazioni tra mondo reale e mondo virtuale

A fine 2021 abbiamo assistito a un simpatico siparietto in salsa americana. Negli States, in attesa del business vero e proprio, è partita la corsa alla conquista del titolo di prima law firm ad aprire una sede nel metaverso. A contenderselo, sono stati gli studi Metaverse Law, Falcon Rappaport & Berkam e Grungo Colarulo.
Tuttavia, quello che conterà davvero nei prossimi mesi, non sarà tanto l’essere “arrivati uno” quanto l’essere stati capaci di capire in che modo si possa estrarre valore da questa nuova dimensione della vita. Un sondaggio della testata online Above the Law, la scorsa primavera ha rivelato che le maggiori aspettative, al momento, riguardano la possibilità di sviluppare attività di networking virtuale, oltre a quella di aprire uffici digitali e aumentare l’impegno sul fronte privacy.
Alla domanda, quanto tempo ci vorrà perché l’evoluzione del mercato dei servizi legali determinata dai metaversi si renda apprezzabile, il 43% degli intervistati ha risposto 1-3 anni. Ma la cosa più intrigante è rappresentata dal fatto che il 58% degli operatori pensa che questa sarà una game changing opportunity e che uno su due considera la necessità di aprire una sede virtuale una top priority.
METAVERSO E SERVIZI LEGALI
Come ben sottolineato dal Comando Generale della Guardia di Finanza vi è un mondo economico “parallelo” nel Metaverso che crea opportunità immense ma ha bisogno di altrettanta prudenza nello svolgimento di azioni progettuali e commerciali
“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”. Chissà se oggi, William Shakespeare, avrebbe immaginato questi versi pensando al metaverso più che all’ultraterreno. Di certo, il proliferare di nuovi mondi, digitali e sintetici, avrebbe ispirato uno dei suoi drammi o magari una commedia. Il soggetto sarebbe stato imposto dalla dimensione di massa del fenomeno e dalla moltiplicazione degli universi che oramai non esclude più nessuno. Nemmeno gli avvocati.
Secondo gli esperti entro i prossimi 10-15 anni si realizzerà il vero METAVERSO, ossia una rete fatta non più di siti, ma di mondi digitali in 3D in cui si potrà immergere in tempo reale un numero illimitato di utenti, che possono saltare da un mondo all’altro con il proprio avatar. In assenza di regole si prefigurano almeno 3 pessimi scenari:
a) Contrattualistiche internazionali non adeguatamente garantite;
b) reati finanziari e tributari, soprattutto per chi usa le criptovalute;
c) Gli adescamenti sessuali
Gli adescamenti sessuali
Già ora ci sono casi riscontrati da giornalisti e ricercatori, in cui predatori sessuali hanno abusato di questa tecnologia. Jess Sherwood di Bbc News si è spacciata per una ragazzina di 13 anni: al momento della creazione dell’account non vengono verificate né la sua vera identità né la sua età. Per il suo profilo falso le basta l’account Facebook. All’interno dell’applicazione, la giornalista visita stanze in cui gli utenti possono incontrare gli avatar di altri utenti: ci sono quelle che riproducono luoghi come un ristorante McDonald’s, ma anche strip club e stanze in cui gli avatar hanno una funzione che permette di togliersi i vestiti e di impegnarsi in giochi di ruolo erotici con giocattoli sessuali. Dal resoconto della Bbc, Sherwood assiste ad adescamenti, insulti razzisti e una minaccia di stupro. E se già oggi le molestie online che si esprimono con la diffusione di testi, foto e video intimi stanno rovinando la vita a tanti giovani e adolescenti, cosa succederà nel Metaverso? «C’è da essere terrorizzati – dice Mattew Ball, uno dei più autorevoli esperti sulla materia – delle forme che potrebbe assumere il revenge porn». Insomma, un mondo che riproduce quello reale, ma senza le leggi del mondo reale e, quindi, in teoria non succede nulla se viene molestato un bambino, si guida ubriachi o viene preso a calci un cane. Inoltre, sono in sviluppo tecnologie (feedback aptico) che consentiranno alle persone di sentire fisicamente l’oggetto che toccano nella realtà virtuale.